Divani e rivestimenti: quale scegliere
Le aziende produttrici di divani offrono attualmente un’ampia scelta di rivestimenti. Si può acquistare il prodotto preferito senza spendere troppo ma con materiali belli da vedere, piacevoli al tatto e facili da pulire.
VERA PELLE
Per i divani in genere si usa pelle bovina di provenienza brasiliana o nord americana in quanto sono animali allevati in ampie distese senza ostacoli e questo evita di avere manti molto danneggiati da arbusti e spine. Per divani di bassa qualita, provenienti da Cina e Vietnam, viene invece utilizzata anche pelle di Maiale o di bufalo d’acqua.
Non tutti sanno che la differenza di qualità non dipende solo dalla provenienza e specie della pelle originaria, dalla concia e dalle capacita della conceria ma, tutte le pelli, si ottengono tagliando a strati il manto. La pelle può essere:
- Pieno fiore: la parte più bella e morbida, quella superiore, in genere di spessore 2/3mm, si riconosce dai pori.
- Spessorata: la parte centrale, spessori 1,5/2,5 mm alla quale viene stampata superficialmente l’effetto pelle A volte si ottiene la spessorata da pelli di animali piccoli e danneggiate da cui non si può ricavare pieno fiore, per esempio bovini, anche zebù, africani.
- Madras: in genere stampata dollaro, è una versione economica della spessorata. Esistono anche altri nomi commerciali per indicare lo stesso prodotto quali elegance o elite.
- Crosta: la parte inferiore, quella più brutta e dura, di spessore 1/2mm , anche a essa viene stampata la decorazione.
Come si può comprendere sono tutte vera pelle ma con qualità, touch ed effetto visivo differenti e, paradossalmente, la difettosità, ovvero la cicatrice sulla pelle dell’animale, è presente sulla pelle pieno fiore, quella più pregiata.
Una breve nota per la concia Le pelli più economiche, quali la crosta, vengono di solito verniciate, pertanto se si scalfiscono, esse presentano sotto al graffio, il colore marroncino della pelle originaria.
Le pelli migliori sono trattate con anilina passante, ovvero internamente hanno lo stesso colore. I prodotti utilizzati per la concia determinano il valore della stessa sulle pelli certificate. E’ vietato l’uso di arsenico e cianuro.
Le conce più pregiate sono quelle che utilizzano Aniline vegetali e grassi naturali, le pregiate versioni Sauvage mostrano il colore naturale della pelle e tutte le difettosità.
La pelle ha, come tutte le cose naturali, il pregio di dare emozioni e non è adatta a chi non apprezza la difettosità tipica dei prodotti naturali.
La Manutenzione della vera pelle e’ molto semplice, si usa acqua e aceto o succo di limone, se si desidera una pulizia a fondo esistono elle creme che rimuovono lo sporco in profondità.
Ecopelle , similpelle, vilpelle ,biopelle, pelle rigenerata, tutti nomi per intendere lo stesso prodotto, un materiale sintetico effetto pelle .
Per chi desidera un prodotto robusto, economico e, in alcuni casi, assolutamente identico alle vere pelli naturali La tipologia del materiale, la lavorazione e la garanzia di un produttore importante, determinano prezzo, qualità e le differenze tra le varie finte pelli.
Per produrre questo rivestimento si usa una base di tessuto rigido sul quale si spalma una miscela di Pvc oppure PU , ovvero poliuretano.
Il Pvc, fino a un recente passato, era rigido e brutto, con effetto lucido, oggi, soprattutto i produttori turchi, lo hanno reso esteticamente molto gradevole; il PU, prodotto soprattutto in Cina, e’ di recente introduzione, ha rivoluzionato il mercato, purtroppo e’ stato screditato dall’importazione di prodotti molto scadenti che, in particolari condizioni di umidità e Schock termico hanno lo sgradevole effetto di subire il distacco della morbida superficie di PU dal supporto.
Attualmente esistono finte pelli di qualità in particolare quelle con base Pvc e finitura PU che uniscono la robustezza del primo con la morbidezza e il touch del secondo. Importante acquistare da fornitori competenti e affidabili.
Una nota a parte per la pelle rigenerata o, in inglese, Bonded leather che, alcuni truffatori spacciano per vera pelle giocando sul fatto che il supporto invece di essere tessuto e’ un reimposto di scarti di vera pelle, macinati e ricomposti sui quali viene applicato uno strato di PU, non ha alcuna differenza qualitativa con altre finte pelli. La manutenzione delle finte pelli e’ semplicissima ed e’ uno dei punti di forza di questi prodotti, si può utilizzare acqua con aceto, succo di limone oppure un normale sapone neutro o sgrassatore senza alcool ,in caso di necessità si possono riparare anche piccoli danni e addirittura riverniciare.
Tessuti
Il vostro divano può essere rivestito con diversi tessuti, da quelli più pregiati naturali quali sera, lana, Lino, cotone, canapa che, indubbiamente hanno un grande fascino ma, sicuramente sono delicati e richiedono una attenta manutenzione, noi ci soffermeremo sui tessuti sintetici ovvero ottenuti con poliestere PL , polipropilene PP ,acrilico e viscosa.
Tutti questi filati hanno in comune il fatto che si ottengono dal petrolio, ultimamente esistono delle varianti di questi prodotti ottenute da prodotti vegetali, scarti di canapa, bucce di arancia, fondi di caffè e altro, ma si tratta di produzioni limitate e costose che , in molti casi, danno filati che mancano ancora di buona resistenza all’usura.
Cosa conta nella scelta dei tessuti: La prima cosa da valutare e’ la resistenza all’usura che si misura con i cosiddetti cicli Martindale. Ovvero a quanto sfregamento resiste un tessuto, un buon tessuto deve avere una resistenza a 15-20000 cicli. Altra caratteristica tecnica e’ la capacità di non perdere pelo o rilasciare le palline, tipico dei tessuti più economici, inoltre si valutano la morbidezza e il touch e, infine, se previste, la capacità di essere ignifugo o idrorepellente.
Il filato più pregiato e’ la viscosa che e’ particolarmente morbida e facile da usare in tappezzeria La manutenzione di questi prodotti e’ banale, in quanto, in genere sono lavabili con acqua e sapone, si puliscono con aspirapolvere e macchine a vapore di uso casalingo.
Proprio per questa facilità di pulizia, i divani sfoderabili non sono più molto richiesti, anche perchè, oltre al maggiore costo, e’ molto difficile per un consumatore rivestire di nuovo il divano dopo averlo sfoderato e lavato.
Attualmente molti di questi tessuti sono trattati superficialmente idrorepellenti e anti assorbimento. Cosa che facilità ulteriormente la manutenzione. La grande versatilità di questi filati ha permesso di avere anche tessuti speciali per i proprietari di cani e gatti particolarmente resistenti alle unghie degli amici pelosi.
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